A cosa serve la SEO? Obiettivi, vantaggi e segreti del posizionamento su Google

da | 1 Lug 2024

Ti sei mai chiesto quanti risultati vengono generati facendo una ricerca su Google?

Miliardi. Circa 1.800.000.000 sono quelli generati digitando per esempio “a cosa serve la seo”. Il numero dei risultati dipende dalla popolarità dell’argomento sul web, in ogni caso parliamo sempre di miliardi anche per temi meno conosciuti.

Questi dati sottolineano molto bene l’importanza e la funzione della SEO: tra i tantissimi risultati generati dai motori di ricerca (come Google), permette di “conquistare” le prime posizioni e farsi trovare più facilmente.

Per prime posizioni si intende generalmente la Top 10, poiché posizionarsi in seconda pagina equivale quasi a non esistere. Non a caso, dagli esperti e appassionati SEO nasce un detto curioso:

“Il miglior posto dove nascondere un cadavere? La seconda pagina di Google”

Se hai un sito web è fondamentale conoscere e applicare tecniche di ottimizzazione perché possono determinare il successo o il fallimento della tua presenza online. Per approfondire ti consigliamo anche la nostra guida ai migliori libri per conoscere la SEO.

La SEO quindi è il processo di ottimizzazione di un sito web e del suo contenuto per migliorare la visibilità organica (non a pagamento) su motori di ricerca come Google, Bing e altri.

Questa ottimizzazione serve a far comparire il tuo sito web tra i primi risultati quando le persone cercano argomenti, prodotti o servizi pertinenti alla tua attività.

Ma ci sono moltissime sfaccettature e domande a cui rispondere:

  1. Come funziona la SEO?
  2. Quali sono i benefici della SEO?
  3. Come funziona il posizionamento sui motori di ricerca?
  4. Quali sono le attività SEO utili a scalare il ranking?

Risponderemo ad ogni punto per offrirti una panoramica precisa e completa sull’argomento, con esempi pratici basati sulla nostra esperienza come agenzia web.

SEO: cos’è e come funziona


Definizione di SEO

La SEO, acronimo di Search Engine Optimization, è il ramo del web marketing che lavora su obiettivi a lungo termine, questa è rappresentata dall’insieme di tecniche e strategie volte a migliorare la visibilità organica e il ranking di un sito web sui motori di ricerca.

I Pilastri della SEO

La SEO si divide in 2 grandi categorie:

  1. Ottimizzazione On-Page: si riferisce a tutte le tecniche che possono essere implementate direttamente all’interno delle pagine del sito web. Queste includono l’uso appropriato delle parole chiave (keyword) e dei link interni, l’ottimizzazione tecnica per garantire performance e sicurezza, la creazione di contenuti di alta qualità, l’ottimizzazione delle immagini, l’utilizzo di meta tag e l’organizzazione della struttura del sito.
  2. Ottimizzazione Off-Page: questa seconda attività si concentra sugli interventi svolti al di fuori del sito web per migliorarne l’autorità e la reputazione (rilevata da Google). Include la costruzione di backlink di qualità, la partecipazione a forum e community online, il guest blogging e le iterazioni sui social media.

Obiettivi e benefici dell’ottimizzazione SEO

Questa strategia è cruciale per qualsiasi sito web che desideri essere trovato online, infatti, determinando il posizionamento dei siti web aumenta il traffico di qualità nonché le visite di utenti in target per il tuo business.

L’obiettivo principale della SEO è ottenere un posizionamento più alto nei risultati di ricerca organici, ovvero non a pagamento, per parole chiave affini al proprio business.

Un buon posizionamento nelle ricerche può portare a un aumento del traffico web, migliorare la visibilità del brand e, in ultima analisi, incrementare le conversioni e le vendite.

Per raggiungere questo risultato la SEO si pone molteplici obiettivi.

Con uno sguardo più ampio possiamo dire che le tecniche di ottimizzazione e analisi SEO hanno l’obiettivo di:

  1. Migliorare la visibilità organica: aiutano a posizionare il sito web tra i primi risultati sui motori di ricerca senza la necessità di sponsorizzazioni a pagamento.
  2. Attrarre traffico qualificato: ottimizzando il sito per determinate parole chiave, si attira il traffico di utenti interessati ai contenuti offerti, aumentando le possibilità di conversione.
  3. Creare un’esperienza utente ottimale: l’ottimizzazione non riguarda solo i motori di ricerca ma anche la facilità di navigazione e l’esperienza utente sul sito, migliorando la soddisfazione degli utenti e riducendo il tasso di abbandono.
  4. Migliorare l’autorità e la credibilità del sito: attraverso strategie di link building e contenuti di alta qualità, la SEO contribuisce a migliorare l’autorevolezza del sito agli occhi dei motori di ricerca e degli utenti.
  5. Monitorare e migliorare le prestazioni: analizzando costantemente le metriche, si identificano aree di miglioramento e si interviene per mantenere e migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.
  6. Adattarsi agli algoritmi dei motori di ricerca: per esempio a Google piace cambiare, ovvero aggiorna continuamente i suoi algoritmi e il suo funzionamento, ma la SEO assicura che il sito rimanga sempre rilevante e visibile, adattando le strategie di ottimizzazione di conseguenza.
  7. Competere efficacemente nel mercato digitale: una buona strategia organica consente alle aziende di competere efficacemente online, anche con concorrenti più grandi, attrarre nuovi clienti e consolidare la propria presenza digitale.
  8. Sostenere la crescita a lungo termine: la SEO è una strategia di crescita a lungo termine perché i risultati raggiunti sono tendenzialmente stabili e duraturi nel tempo. Lavorando in questo senso si riesce ad aumentare gradualmente la visibilità organica, l’autorità sul web e il successo complessivo dell’azienda.
  9. Fidelizzazione del cliente: l’ottimizzazione include la creazione di contenuti rilevanti e mirati per il pubblico target dell’azienda. Questo aiuta a comunicare in modo efficace con i clienti, fornendo loro informazioni utili e soluzioni mirate, migliorando così l’engagement e rafforzando il legame con il brand nel lungo termine.

L’importanza del Posizionamento SEO con un esempio

Il posizionamento SEO è cruciale perché gli utenti tendono a cliccare (spesso compulsivamente) i primi risultati senza scrollare più in basso.

Prendendo dati reali, sappiamo che in media il 30% degli utenti clicca sul primo risultato.

Ora immagina di avere un e-commerce e che vuoi vendere delle magliette personalizzabili perché hanno un buon margine di profitto.

La nostra web agency ha un reparto SEO che, grazie all’utilizzo di software dedicati, ha rilevato che la parola chiave “magliette personalizzate” viene digitata su Google ogni mese circa 27 mila volte.

Questo significa che se il tuo sito fosse in prima posizione per quella keyword, riceverebbe una media mensile di 8 mila potenziali clienti, soltanto da quella ricerca.

Come funzionano i motori di ricerca dal punto di vista SEO

I motori di ricerca come Google, usano dei software che scansionano quasi tutto il il web e selezionano i risultati da inserire nel proprio indice, in un secondo momento i risultati vengono classificati per la loro qualità e associati a determinate ricerche.

Perciò quando l’utente digita per esempio “a cosa serve la seo”, il motore di ricerca estrapolerà dal suo indice i risultati che sono stati associati a quella richiesta.

Ma vediamo adesso come funzionano le fasi di scansione che permettono a Google di gestire in modo quasi impeccabile miliardi di risultati, dai contenuti più utili e originali ai moltissimi siti spam e “contenuti spazzatura”.

Google opera attraverso tre fasi principali: scansione, indicizzazione e pubblicazione dei risultati di ricerca. Ecco un riassunto di ciascuna fase:

Fase di scansione

  • Individuazione degli URL: Google utilizza web crawler (come Googlebot) per scoprire nuove pagine e aggiornamenti seguendo link da pagine conosciute o tramite Sitemap inviate dai proprietari dei siti.
  • Scansione delle Pagine: Googlebot scarica testi, immagini e video dalle pagine web. Utilizza un processo algoritmico per determinare quali siti e pagine scansionare e con quale frequenza.
  • Rendering: visualizza le pagine ed esegue eventuali codici JavaScript per vedere i contenuti come li vedrebbe anche un browser (Chrome).

Fase di Indicizzazione

  • Elaborazione dei Contenuti: il bot analizza il testo, le immagini e i video delle pagine per capire di cosa trattano. Include l’analisi di tag chiave, come <title> e attributi ALT.
  • Determinazione della Canonicalità: Google raggruppa pagine con contenuti simili e seleziona la versione canonica principale da mostrare nei risultati di ricerca.
  • Archiviazione nell’Indice: le informazioni raccolte vengono memorizzate nell’Indice Google, un grande database distribuito su migliaia di computer.

Pubblicazione dei Risultati di Ricerca

  • Ricerca Pertinente: quando un utente effettua una query, Google cerca le pagine corrispondenti nell’indice e restituisce i risultati più pertinenti e di alta qualità, tenendo conto di centinaia di fattori, come posizione, lingua e dispositivo dell’utente.
  • Visualizzazione dei Risultati: i risultati mostrati variano in base alla tipologia di query. Ad esempio, una ricerca locale mostrerà risultati con un aspetto diverso rispetto a una ricerca generica.

Fattori che influenzano il Ranking di un sito web

Mettendo insieme gli aggiornamenti degli algoritmi, i brevetti e le documentazioni pubblicate nel tempo, si ipotizza che Google utilizza almeno 200 fattori per determinare il ranking dei siti web. Alcuni di questi influenzano direttamente il posizionamento, mentre tanti altri incidono in modo indiretto.

Fattori diretti e indiretti

  • Diretti: sono parametri che Google utilizza esplicitamente nel suo algoritmo di ranking.
  • Indiretti: questi influenzano il comportamento dell’utente, il che può portare a segnali positivi per Google (es. la meta descrizione può aumentare il tasso di clic, che indirettamente può migliorare il ranking).

Questo argomento è da sempre oggetto di controversia e ora è più dibattuto che mai: nel maggio 2024 è trapelato un documento da parte di Google che svela informazioni mai dichiarate sui criteri dell’algoritmo.

Tuttavia, la SEO esiste da più di vent’anni e chi lavora nel settore sa bene quali sono i fattori di posizionamento certi e indiscutibili.

Ecco alcuni parametri tra i più conosciuti:

Fattori SEO On-page

  1. Qualità dei contenuti
  2. L’uso di parole chiave nei titoli e nei testi
  3. I meta tag (come i titoli cliccabili nei risultati di ricerca)
  4. La struttura degli URL
  5. La struttura gerarchica delle pagine
  6. Le immagini

Fattori di SEO Tecnica e Off-page

  1. HTTPS, protocollo di sicurezza SSL e dominio
  2. Prestazioni (velocità di caricamento, codice pulito)
  3. Struttura del Sito (Sitemap XML, Internal Linking)
  4. I link ricevuti da altri siti che menzionano il tuo

SEO Marketing & SEM: differenze tra traffico organico e a pagamento

SEO e SEM (Search Engine Marketing) sono due componenti essenziali del marketing digitale, ma presentano differenze importanti.

Mentre la prima si concentra solo sull’ottimizzazione del sito web per migliorare il posizionamento organico nei motori di ricerca, la SEM integra anche le sponsorizzazioni, ovvero le campagne pubblicitarie a pagamento.

In sostanza, con questa strategia di marketing si include la possibilità di pagare Google (tramite Google Ads) per comparire nei primissimi risultati a prescindere da tutti i fattori di posizionamento organico.

Questa opzione viene spesso integrata alla SEO per aumentare la visibilità e le conversioni nel breve termine, spesso in occasioni stagionali o per lanciare nuovi prodotti. Invece, quando l’unica strategia su cui si lavora è la pubblicità a pagamento allora questa non sarà più SEM perché esclude il posizionamento organico, ma si chiamerà SEA (Search Engine Advertising).

La differenza sostanziale tra una strategia SEO e una SEA è la sostenibilità a lungo termine. Una volta implementate, le strategie organiche possono continuare a generare traffico naturale senza costi aggiuntivi, mentre le campagne SEA richiedono un investimento continuo.

In più, il traffico organico spesso viene percepito come più autorevole e affidabile dagli utenti rispetto agli annunci a pagamento.

Principali Attività SEO e tecniche per migliorare il posizionamento

Andiamo più nel dettaglio per approfondire quali sono le attività svolte dai SEO Specialist per ottimizzare un sito e renderlo scalabile sui motori di ricerca.

Questo insieme di tecniche serve per far indicizzare e scansionare il tuo sito web per migliorarne il posizionamento. In modo particolare si concentrano sull’ottimizzazione dei fattori di ranking visti precedentemente.

Attività SEO On-Page

Le attività SEO on-page includono tutte le ottimizzazioni effettuate all’interno del sito. Ecco un riassunto degli interventi basilari:

  1. Pubblicazione di contenuti di qualità: per garantire un posizionamento ottimale nei motori di ricerca, è essenziale seguire le linee guida E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness). Questo implica creare contenuti che dimostrino esperienza e competenza nel settore, provengano da fonti autorevoli e siano affidabili, soddisfacendo pienamente le esigenze degli utenti.
  2. Parole chiave: utilizzare parole chiave pertinenti in modo naturale all’interno dei contenuti, nei titoli, nelle meta descrizioni e negli headings tag H1, H2 e H3.
  3. Meta Tag e Headings tag: ottimizzare i meta tag per rendere il titolo del tuo risultato più appetibile degli altri ma soprattutto pertinente al contenuto effettivo; strutturare gli headings tag in ordine gerarchico e sequenziale.
  4. Immagini: ottimizzare le immagini utilizzando alt text descrittivi e riducendo le dimensioni dei file per migliorare i tempi di caricamento delle pagine.
  5. Struttura del sito: assicurarsi che la struttura del sito sia ben organizzata e che la navigazione sia intuitiva per gli utenti. Utilizzare URL brevi e descrittivi, breadcrumbs e una struttura di link interna coerente.
  6. Ottimizzazione tecnica: garantire che il sito sia performante (si può verificare su PageSpeed), compatibile con dispositivi mobile, sicuro con HTTPS, che abbia una sitemap XML per una corretta scansione e indicizzazione e che gestisca le impostazioni del file robots.txt per il controllo della scansione da parte dei motori di ricerca.

Attività SEO Off-Page

Le tecniche SEO off-page riguardano tutte le azioni svolte al di fuori del sito web per migliorare la sua autorevolezza agli occhi del motore di ricerca. Queste comprendono:

  1. Link building: acquisire link di qualità da siti autorevoli e rilevanti per il tuo settore. Questi si chiamano backlink e consistono in link presenti in altri siti web che rimandano al tuo. Sono un segnale importante per i motori di ricerca in quanto indicano che altri siti web considerano il tuo contenuto utile e affidabile. Per aumentare l’autorevolezza del tuo sito web e di conseguenza il posizionamento è davvero importante sapere come costruire una rete di link di valore. Scopri di più su questa importantissima strategia SEO Off-page leggendo il nostro articolo che spiega nel dettaglio cos’è e come funziona la link building.
  2. Directory: inserimento del sito web nelle directory pertinenti al tuo settore. Questo può migliorare la tua presenza online e generare backlink locali.
  3. Local SEO: creazione e ottimizzazione di un profilo commerciale Google Business Profile per essere autorevole a livello locale e comparire anche su Google Maps.

In conclusione, la SEO si conferma determinante nel panorama digitale contemporaneo. Se anche tu gestisci un sito web e desideri valutare il suo livello di ottimizzazione per le ricerche, ti invitiamo a consultare il nostro articolo approfondito su come verificare se un sito è ottimizzato per i motori di ricerca.

Oggi, investire nella SEO non solo migliora l’esperienza dei tuoi potenziali clienti durante le ricerche online, ma è anche cruciale per aumentare la visibilità e raggiungere gli obiettivi di marketing della tua attività digitale.

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