AI Overview: la novità di Google che sta cambiando le ricerche online e la SEO

da | 5 Mag 2025

Ogni giorno milioni di persone si affidano a Google per ottenere risposte affidabili. Da marzo 2025, però, qualcosa è cambiato: i risultati di Google rispondono sempre più spesso con una panoramica riassuntiva generata dall’intelligenza artificiale.

Il nuovo algoritmo Google, capace di comprendere anche domande articolate e contestuali, supera il modello tradizionale basato su parole chiave isolate e restituisce un risultato testuale leggibile direttamente dalla pagina dei risultati di ricerca, senza bisogno di cliccare sui link.

Il sistema prevede che quando una persona digita una ricerca sul browser, Google intercetta il Search Intent e restituisce un risultato che sia il più attinente possibile alle aspettative dell’utente.

La funzionalità si chiama AI Overview e sta cambiando il modo in cui vengono effettuate le ricerche online e di conseguenza la SEO.

In questo articolo vedremo:

  • Cos’è l’AI Overview di Google
  • Come funziona tecnicamente
  • Cosa cambia nella ricerca online
  • Cosa significa fare SEO per l’intelligenza artificiale
  • Come Google seleziona i contenuti da mostrare nei riquadri AI

Cos’è l’AI Overview di Google?

L’AI Overview (in italiano Panoramica AI) è una funzione integrata da Google che genera una risposta testuale in primo piano nella pagina dei risultati di ricerca, questa risposta consiste in un testo riassuntivo. L’utente in questo modo ottiene una prima panoramica sull’argomento senza dover neanche cliccare su un risultato.

Questo contenuto è generato automaticamente dall’AI di Google che si basa sulle fonti più attendibili presenti sul web, e viene accompagnato da link di approfondimento.

Lanciata nel 2024 come evoluzione dell’esperimento Search Generative Experience (Esperienza di ricerca generativa), la funzione è oggi attiva in oltre 100 paesi e disponibile in 11 lingue, tra cui l’italiano.

A differenza dei featured snippet, non si limita a evidenziare una singola fonte, ma costruisce una sintesi ragionata che aggrega più contenuti e fornisce risposte più esaustive e ricche di approfondimenti.

Come funziona l’AI Overview in Italia?

Alla base dell’AI Overview c’è Gemini 2.0, un modello linguistico avanzato sviluppato da Google DeepMind, progettato per analizzare query complesse e generare risposte testuali coerenti, comprensibili e utili per l’utente.

La funzionalità non è attiva per tutte le ricerche: viene mostrata solo quando Google rileva che può offrire un reale valore aggiunto, in particolare per domande articolate o che richiedono una sintesi di informazioni provenienti da più fonti.

Ogni panoramica generata può includere una breve sintesi dell’argomento, collegamenti alle fonti utilizzate dall’intelligenza artificiale e pulsanti per approfondire argomenti correlati o affinare ulteriormente la ricerca.

Google utilizza anche i comportamenti degli utenti — come clic, feedback e interazioni con i contenuti — per migliorare la comprensione dell’intento di ricerca e l’efficacia dell’AI Overview.

Come disattivare l’AI Overview?

Attualmente non è possibile disattivare completamente l’AI Overview su Google, ma ci sono alcune soluzioni utili che possono essere adottate per evitarne la sua visualizzazione.

Un metodo efficace è selezionare il filtro “Web” nella pagina dei risultati: in questo modo verranno mostrati solo i classici link testuali e verranno escluse tutte le Ai features.

È importante notare che l’AI Overview non è attiva durante la navigazione in modalità incognito, un dettaglio che suggerisce come questa funzione si basi anche su dati personalizzati, come la cronologia delle ricerche e il profilo utente.

Questo significa che l’intelligenza artificiale non si limita a rispondere in base alle parole digitate, ma interpreta le richieste anche in base al comportamento precedente dell’utente.

Come cambia la ricerca online con le Panoramiche AI

L’AI Overview introduce un modello di interazione completamente diverso tra utente e motore di ricerca. Le risposte diventano immediate, complete e autosufficienti. Questo riduce il numero di clic complessivi, ma può migliorarne la qualità: se un utente ha già consultato l’anteprima sull’Intelligenza Artificiale e decide comunque di cliccare sul nostro risultato, arriva al contenuto con un maggiore interesse.

Tuttavia, le nuove funzionalità di ricerca sembrano aver bisogno di tempo per conquistarsi la fiducia degli utenti. Infatti, secondo un sondaggio pubblicato il 6 marzo 2025 da YouGov (azienda multinazionale specializzata in ricerche di mercato e analisi di dati basate su sondaggi online), solo circa il 20 % degli utenti ritiene i riepiloghi AI più affidabili dei risultati tradizionali, mentre il 33 % li considera meno attendibili, soprattutto nelle fasce d’età più elevate.

Col tempo, ci si può aspettare una crescita della fiducia man mano che gli algoritmi migliorano e integrano segnali di verifica delle fonti. Google Search, con l’integrazione dell’Ai Overviews, rimarrà lo strumento più utilizzato per effettuare ricerche online e quindi un’opportunità per ottenere maggiore visibilità online.

Vediamo le panoramiche AI come influenzano la ricerca online, dal punto di vista degli utenti ma anche per chi crea i contenuti.

Vantaggi per l’utente

  • Risposte immediate, complete e contestualizzate
  • Risparmio di tempo nel confronto tra link
  • Possibilità di formulare query/domande/ricerche più naturali e articolate (trovano risposte migliori anche le ricerche vocali, di natura più lunga e articolata)
  • Esperienze di ricerca multimodali e conversazionali (uso di audio, immagini, video)
  • Percorso di ricerca più coerente: l’utente partirà sempre da una panoramica riassuntiva sull’argomento ricercato per poi scegliere lui stesso l’approfondimento specifico desiderato
  • Ricerca più personalizzata: risultati adattati a preferenze, cronologia e contesto dell’utente
  • Migliore interpretazione dell’intento: l’AI comprende esigenze reali anche da query ambigue o complesse

Impatti per chi crea contenuti

  • Sfida “zero-click”: calo dei clic generici, tuttavia ogni visita acquisisce un interesse qualitativo più alto
  • Necessità di ottimizzare per l’AI: struttura chiara, sintesi efficace, segnali di verifica e autorevolezza diventano sempre più importanti (citazioni, domain authority, profilo backlink)
  • Adattamento a query conversazionali e multimodali: servono contenuti che rispondano a domande articolate e stimoli visivi o audio
  • Consolidamento dell’autorevolezza digitale: diventare un punto di riferimento per approfondimenti mirati e guadagnare trust nel lungo periodo

Per approfondire come l’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui i contenuti vengono fruiti e mostrati nei risultati di ricerca, ti consigliamo di leggere l’articolo di blog dove abbiamo spiegato come cambiano la SEO e l’advertising in funzione delle ricerche sugli strumenti AI come ChatGPT, sempre più usati al posto dei classici motori di ricerca.

Questo articolo analizza meglio l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle logiche di visibilità online, evidenziando le nuove dinamiche che stanno emergendo in ambito SEO e marketing delle ricerche. Abbiamo fatto anche degli esempi concreti per mostrare come l’intelligenza artificiale può diventare un vero e proprio canale di visibilità online.

Un approfondimento indispensabile per chi vuole capire il potenziale dell’intelligenza artificiale nel guidare il traffico web e nel determinare l’autorevolezza digitale di un brand.

Cosa vuol dire fare SEO per AI?

Con AI Overview cambia anche il concetto di SEO. Non si tratta più solo di posizionarsi tra i primi dieci link, ma di diventare una fonte di riferimento autorevole per l’intelligenza artificiale.

Ecco le prime ipotesi di aspetti molto importanti della SEO per AI:

  • Chiarezza: testi scritti in modo semplice e diretto, frasi brevi.
  • Domande degli utenti: le query nei box “Le persone hanno chiesto anche” indicano i reali bisogni degli utenti. Rispondere a queste domande migliora la pertinenza dei contenuti e diventa sempre più importante per essere considerati dalla scansione delle AI.
  • Struttura: I siti web devono avere contenuti ordinati, con paragrafi tematici e heading ben definiti
  • Fatti e dati: l’AI privilegia informazioni verificabili e fonti attendibili
  • Pertinenza semantica: non solo keyword, ma copertura completa dell’argomento con più articoli e link interni
  • Domain Authority: l’autorevolezza del dominio rispecchia l’affidabilità della fonte e quindi la probabilità che venga citata, per questo motivo diventa sempre più importante lavorare sull’acquisizione di link

Come funziona il posizionamento organico dei primi risultati nelle Overviews di Google?

Non c’è niente di speciale che i creator devono fare se non seguire le nostre linee guida standard per comparire nella Ricerca, come descritto nelle Nozioni di base sulla Ricerca Google.

Questo è quanto viene riportato nella documentazione ufficiale Google. I criteri di ranking per comparire nelle panoramiche AI rimangono gli stessi.

Lavorare al posizionamento nei riepiloghi AI quindi non richiede trucchi segreti, ma l’eccellenza nell’implementare i tradizionali fondamenti della SEO: contenuti di qualità, strutturati e orientati agli utenti, un sito tecnicamente solido (veloce, mobile-friendly, ben costruito) e l’aderenza alle linee guida di Google.

Seguendo questi principi, le tue pagine web avranno maggiori chance di essere selezionate dall’intelligenza artificiale di Google come fonti rilevanti.

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