IKEA: errore o strategia di marketing?

da | 19 Lug 2022

Hai mai sentito parlare dell’hashtag #hhsdjk diventato virale di IKEA? Ormai è passato un po’ di tempo dal giorno in cui ha fatto la sua comparsa ma ricordarlo ha sempre il suo fascino. Non è ancora chiaro se si è trattato di un errore di pubblicazione o di una strategia di marketing ben strutturata: quello che è chiaro è che è stata un’idea geniale!

Ma andiamo con ordine e vediamo cos’è successo.

Lo strano post di IKEA

Una sera di febbraio di qualche anno fa è apparso sul profilo Facebook di IKEA Italia uno strano post con sole sei lettere apparentemente casuali. Gli utenti si sono subito scatenati con le ipotesi più disparate: il social media manager addormentandosi aveva pubblicato per errore, un gatto passando sopra la tastiera le aveva digitate e pubblicate, o ancora erano un indizio per un nuovo mobile in uscita del brand svedese. Insomma le idee degli utenti e i commenti a riguardo sono stati tantissimi e stravaganti, generando risate e ironia. Uno dei commenti più originali sotto al post è addirittura stato: “La parola dobbiamo montarla noi?”, la frase ha fatto il giro del web insieme alle sei lettere misteriose.

Il presunto errore è diventato virale sui social in pochissimo tempo tanto che IKEA ha ricondiviso il post vantandosi dei numeri ottenuti e ammettendo l’errore: “In 48 ore 20.200 mi piace, 5.300 commenti, 9.084 condivisioni. Niente male per 5 lettere a caso. Ops, 6. #hhsdjk”.

IKEA trasforma un errore in un’edizione limitata

I numeri sono cresciuti a dismisura superando 25 mila reactions, 7 mila commenti e 11 mila condivisioni, numeri mai visti prima sul profilo del brand. Non è chiaro se sia stato realmente un errore o una geniale strategia di marketing fatto sta che il risultato è stato eccellente. Talmente eccellente che il brand svedese ha deciso di far uscire una borsa shopper blu e gialla in edizione limitata che i consumatori hanno potuto richiedere gratuitamente in un form dedicato fino a esaurimento.

La borsa riportava #hhsdjk e la famosa frase del fondatore di IKEA Ingvar Kamprad: “Solo chi dorme non commette errori” alla base della filosofia aziendale del brand. L’errore è umano, è proprio questo che voleva intendere Ingvar, e ci ha creduto così tanto da inserirlo nel testamento dei principi fondamentali dell’azienda chiedendo che non fossero mai cambiati in futuro.

La vicenda poteva trasformarsi in un disastro ma data la forte identità del brand e la prontezza degli addetti alla comunicazione è stata un vero e proprio successo senza tempo.

#hhsdjk: errore o strategia di marketing premeditata?

Sui social si è scatenato un dibattito continuo e a commentare la vicenda ci hanno pensato anche coloro che con i social ci lavorano ogni giorno. Il dubbio è sempre lo stesso: si è trattato davvero di un errore o era già stato tutto calcolato in precedenza?

Massimiliano Bellini e Matteo Santini, responsabili della comunicazione di IKEA, hanno risposto a questo misterioso quesito confermando che si è trattato di un errore, uno sbaglio che ha generato una reazione davvero inaspettata.

Sarebbe potuta andare diversamente e avere conseguenze sulla reputazione dell’azienda ma grazie a un ottimo social media manager non è stato così: avrebbe potuto eliminare il post facendo finta che non fosse mai successo niente eppure non l’ha fatto, anzi, ha deciso di cavalcare l’onda sfruttando il trend del momento. Un buon addetto ai lavori e un’identità ben costruita nel tempo hanno fatto sì che tutta questa situazione avesse un lieto fine.

In conclusione…

Il social media manager ha fatto un lavoro con i fiocchi, questo è certo. Non tutti i brand sarebbero riusciti a uscirne senza nemmeno un graffio, anzi migliori di come ne sono entrati.

È bello vedere come sui social anche una cosa semplicissima, come le sei lettere casuali di questo post, possano avere tanta forza mediatica da far parlare di sé così tanta gente contemporaneamente e incrementare la brand awareness del marchio.

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