Il Festival di Sanremo tra gamification e denuncia sociale
La 73esima edizione del Festival della canzone italiana è ormai iniziata e sui social non si parla d’altro, siamo in quella che viene definita dagli utenti “La Settimana Santa”, indice palese di quanto sia alle stelle la viralità e la curiosità nei confronti della competizione.
Negli ultimi tre anni il Festival di Sanremo si è sicuramente evoluto seguendo i marketing trend del momento che vedono al centro l’utilizzo dei social media. Non è un caso, infatti, che a fianco di Amadeus durante la prima e l’ultima serata, ci sia proprio Chiara Ferragni!
Già nel 2022 le interazioni social avevano superato i 33 milioni, dato che dimostra quanto il Festival stia ringiovanendo e catturando sempre più l’interesse anche della Generazione Z.
I motivi di questo cambiamento? Il FantaSanremo non è sicuramente da sottovalutare, a questo si aggiunge il meme marketing, gli influencer, l’alta percentuale di giovani artisti in gara infine i temi forti e molto sentiti legati al clima sociale degli ultimi anni.
Il FantaSanremo: che strategia!
Tra tutte le iniziative che hanno fatto avvicinare il Festival di Sanremo alle nuove generazioni non si può non citare il FantaSanremo. Si tratta di una competizione molto simile al Fantacalcio, nata grazie a un gruppo di amici nel 2021. Il gioco ha spopolato lo scorso anno quando sul palco dell’Ariston ne sono successe di tutti i colori: dai piegamenti ai saluti a Zia Mara e chi ne ha più ne metta.
Come funziona? Lo spettatore iscrivendosi con e-mail e password può creare la sua squadra di 5 cantanti avendo a disposizione un totale di 100 baudi (monete virtuali). Ci sono poi una serie di bonus e malus che faranno aumentare o diminuire il punteggio, puoi trovare il regolamento completo qui.
Quella del FantaSanremo è stata una mossa di marketing da veri intenditori e il suo successo non è stato casuale: andiamo a vedere perché.
La gamification ha rivoluzionato il Festival
Prima di Amadeus come conduttore e direttore artistico il Festival della canzone italiana aveva un’impronta un po’ antiquata: lo spettatore è sempre stato considerato passivo e mai come parte integrante dello show.
Il FantaSanremo ha stravolto queste dinamiche: gli artisti fanno a gara a partecipare a una competizione sempre più giovane e virale, gli utenti vengono coinvolti attivamente all’interno dello show. Quest’ultimi infatti devono stare molti attenti ai comportamenti dei cantanti per scovare tutti i possibili bonus e malus che faranno guadagnare o perdere punti.
Il FantaSanremo è il primo caso di gaming della televisione pubblica, finora la massima espressione dell’azione delle persone era il televoto, con il quale potevano influenzare le sorti della classifica finale. Adesso anche gli spettatori sono protagonisti dello show infatti, grazie al gioco, riescono a influenzare le azioni e i comportamenti dei cantanti in gara.
Il gioco ha generato passaparola e questo ha fatto sì che si appassionassero al Festival anche coloro che non l’hanno mai guardato, perché? Per gareggiare, provare a vincere o semplicemente per non sentirsi esclusi (il cosiddetto effetto FOMO).
Il Festival di Sanremo in questo modo conta una viralità senza precedenti: durante la Settimana Santa non si parla d’altro… E guai a chi lo fa!
I brand e le leghe del FantaSanremo
Il FantaSanremo è visto dai brand anche come un modo per rafforzare il senso di community e interagire con il proprio pubblico. Come? Creando una Lega. Una delle più famose è quella dell’Estetista Cinica che, con il suo marchio Veralab, ha creato una vera e propria famiglia che la segue in ogni sua scelta. In occasione di questa edizione del Festival di Sanremo ha nominato la sua lega “SanremoDenso” e, essendo partner della competizione, lei e il suo team gireranno in giro per la città dei fiori con un trenino brandizzato per tutta la settimana.
Taffo non si è smentito nemmeno durante la Settimana Santa, infatti la sua lega chiamata “Sancremo” è in cima alla classifica generale con il maggior numero di iscritti.
Anche TicketOne ha deciso di approfittare di questa occasione per farsi pubblicità, mettendo in palio “126 voucher per un valore totale di 7.750 euro spendibili per la maggior parte degli eventi disponibili sul sito TicketOne.it”.
Sono molti i marchi che hanno deciso di sfruttare l’altissima risonanza mediatica di Sanremo per ottenere notorietà, tra i più noti vediamo Crodino, Philadelphia, Pandora, ecc.
Il Festival come cassa di risonanza per una denuncia sociale
La prima serata del Festival ha registrato 10 milioni 757 mila spettatori e il 62.4% di share, la seconda non ha deluso le aspettative con il 62.3% di share. Il palco dell’Ariston si rivela una delle casse di risonanza più potenti e un mezzo fondamentale quando si tratta di veicolare temi seri e importanti.
Primo fra tutti il bellissimo discorso di Benigni sulla Costituzione Italiana alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un elogio alla libertà di pensiero e di espressione che, in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, rappresenta un’importante presa di posizione a favore delle minoranze.
A seguire i messaggi di Chiara Ferragni con i suoi look che hanno riportato “l’attenzione sui diritti delle donne, del loro corpo e su come il disporre del corpo femminile dalle stesse sia, purtroppo, ancora considerato discusso e discutibile” come dice lei stessa sul suo profilo Instagram. L’ultimo abito indossato, detto “la gabbia” porta un messaggio forte per le nuove generazioni ovvero quello di liberarle dagli stereotipi che ancora oggi esistono e in cui, soprattutto le donne, si sentono intrappolate.
A proposito di donne, è stato toccante l’intervento di Pegah, che ha portato sul palco dell’Ariston le terribili azioni dello stato iraniano nei confronti del popolo. Al suo fianco Drusilla Foer che tenendole la mano l’ha accompagnata durante il suo discorso sull’importanza della libertà, che per noi è scontata ma per altri non lo è per niente.
Durante la seconda serata spicca anche Fedez con la sua performance di denuncia contro lo stato italiano e le scelte di alcuni politici. Il tutto attraverso le barre di una canzone inedita.
Infine, il monologo della giornalista Francesca Fagnani, scritto con i ragazzi del carcere minorile di Nisida, ha seguito le orme del cantante portando lo stato italiano a riflettere su dinamiche sbagliate su cui dovrebbe agire.
Siamo soltanto alle prime due serate e sono stati toccati tanti temi importanti… Considerando che le co-conduttrici della terza e quarta serata del festival saranno Paola Egonu e Chiara Francini ce ne aspettano ancora delle belle (per non parlare della finalissima con Chiara Ferragni di nuovo sul palco dell’Ariston).
Blanco e la sua performance diventata un meme
Quello che succede sul palco dell’Ariston diventa subito virale: proprio come è capitato durante la prima serata a Blanco che, durante la sua esibizione, ha cominciato a distruggere le centinaia di rose che gli stavano intorno. La sua spiegazione? “Non sentivo la voce, però è stato divertente”, una frase che ha generato critiche a non finire verso il cantante che è uscito tra i fischi del pubblico.
Sui social gli utenti si sono scatenati con meme di tutti i tipi e, se da una parte questo avrà delle ripercussioni sulla reputazione di Blanco, dall’altra si può dire che la sua faccia è letteralmente ovunque. Se il suo scopo era farsi pubblicità sicuramente c’è riuscito… Ma era questa la notorietà che voleva?
In conclusione…
Il Festival di Sanremo quindi non è solo musica ma è anche un modo per portare su un palco temi rilevanti che vengono dibattuti quotidianamente sui social e nella vita quotidiana. È inoltre un modo per i brand di ottenere ulteriore visibilità cavalcando l’onda del marketing.
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