Guida completa all’analisi SEO di un sito web e del suo posizionamento sui motori di ricerca

da | 9 Giu 2025

Chiunque gestisca un sito web, prima o poi si pone questa domanda: “Perché il mio sito non si vede su Google?”. La risposta quasi sempre parte da qui: l’analisi SEO.

Questa consiste in un controllo dello stato di salute del sito in relazione al posizionamento sui motori di ricerca e alla qualità del traffico dei visitatori.

Se l’analisi viene svolta in modo accurato e professionale, permette di:

  • identificare punti critici reali che rallentano il posizionamento;
  • capire come ottimizzare meglio i contenuti esistenti;
  • individuare le pagine più deboli e quelle più forti;
  • analizzare i concorrenti, i loro dati, e le strategie più efficaci nel tuo settore;
  • definire un piano di intervento utile, concreto, misurabile;
  • migliorare l’esperienza e percezione dell’utente sul sito;

Il documento tecnico che viene prodotto a seguito dell’analisi e che riporta punti di forza e criticità di un sito internet si chiama SEO Audit. Sostanzialmente si tratta di una fotografia dell’attuale situazione del sito che risulta fondamentale per stabilire un punto di partenza dal quale iniziare il lavoro.

In questo articolo spieghiamo in cosa consiste un SEO Audit, quando farlo, come farlo bene, quali sono gli elementi da considerare, quando conviene affidarsi a un professionista e quanto può costare un’analisi completa. In più, rispondiamo alle domande più frequenti e ti spieghiamo perché le analisi SEO automatiche, gratuite o fatte in 30 secondi, prima di essere prese in considerazione, vanno contestualizzate bene.

Quando è il momento giusto per un’analisi SEO?

Premesso che controllare il rank del proprio sito web tramite l’utilizzo di software specifici è una buona prassi in qualsiasi caso, ci sono alcune situazioni in cui effettuare un’analisi SEO è assolutamente imprescindibile. Ecco le principali:

  • lancio di un nuovo sito: per assicurarsi che sia ottimizzato fin dall’inizio.
  • calo o assenza del traffico organico: per identificare e correggere eventuali problemi.
  • fase precedente alla stesura di un preventivo SEO: per valutare meglio tutti gli interventi necessari e proporre al cliente un prezzo congruo rispetto al lavoro da effettuare
  • aggiornamenti algoritmici di Google: per adattarsi ai nuovi criteri che il motore di ricerca considera per stabilire il ranking (vedi l’AI Overview).
  • migrazione o redesign del sito: per evitare perdite di posizionamento.
  • analisi periodica: per monitorare le performance e apportare miglioramenti continui.

Perché è importante fare un SEO audit professionale?

É innegabile che per effettuare un SEO Audit efficace serve una certa professionalità ed esperienza.

Esistono centinaia di strumenti gratuiti per analizzare un sito, ma senza esperienza, senso critico e comprensione del contesto, i dati raccolti restano numeri vuoti.

Solo un’analisi condotta da chi ha un livello esperto di interpretazione può davvero portare risultati concreti. Un’analisi SEO professionale è fondamentale perché la SEO non segue regole universali valide per tutti.

Il livello di interventi necessari cambiano in base alla tipologia del sito (che sia un e-commerce, un sito vetrina o un portale complesso), agli obiettivi di business e al grado di competitività nel settore.

Serve quindi un’analisi su misura, che tenga conto del contesto reale.

Tra gli esperti del settore durante confronti e discussioni non è raro sentir dire: “La SEO non è una scienza esatta”.

E anche noi la pensiamo così. Per questo motivo vi invitiamo a diffidare da chi invece, vi promette analisi SEO in 30 secondi, come se fosse un’operazione automatica e valida per qualsiasi sito, a prescindere dal contesto.

Ha senso fare un’analisi SEO gratuita? In parte sì, ma ha i suoi rischi e pericoli

Gli strumenti  “istantanei” o automatici possono fornire una panoramica di base sullo stato di salute del sito e della sua predisposizione alla SEO, ma da soli non bastano a individuare i veri problemi o le reali opportunità.

Un SEO Audit ha valore solo se viene fatto con criterio e interpretato da qualcuno che conosce il contesto e sa leggere i dati con occhio critico.

Senza esperienza e professionalità, anche l’analisi più dettagliata rischia di portare fuori strada o suggerire interventi inutili.

Come fare l’analisi SEO di un sito web?

Un’analisi SEO professionale non si limita a qualche controllo superficiale, ma passa in rassegna decine di elementi tecnici, strutturali e contenutistici.

Inoltre, come abbiamo detto precedentemente, non basta controllare qualche titolo principale o dare un’occhiata alla velocità del sito: bisogna considerare il contesto, capire chi sono i competitor e qual è il mercato di riferimento.

Solo dopo aver compreso il livello della concorrenza ha senso passare all’analisi delle tre componenti principali che determinano l’ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca: Seo tecnica, SEO On-page, SEO Off-page.

È l’analisi di queste tre aree chiave che permette di capire se un sito è ben ottimizzato.

Vediamo ora quali elementi possono essere presi in analisi per ciascuna di queste aree.

SEO tecnica

L’Audit della SEO tecnica riguarda la struttura tecnica del sito, le sue performance e la capacità di essere letto e compreso dai motori di ricerca grazie anche al suo codice sorgente e la sua infrastruttura informatica.

Elementi da analizzare:

Struttura e configurazione del dominio:

  • anzianità dominio, IP di classe C, protocollo SSL, versione HTTP/2;
  • rapporto tra pagine indicizzate e scansionate;
  • presenza e correttezza del file robots.txt e della sitemap.xml;
  • configurazione Google Search Console e Google Analytics 4 (eventualmente anche Google Tag Manager)

Server e prestazioni:

  • prestazioni sito web e server;
  • plugin di cache e presenza CDN;
  • lazy loading e compressione dati (Gzip o Brotli);
  • dimensione e peso pagine;

Struttura e codice:

  • struttura URL e gerarchia delle cartelle (alberatura);
  • velocità di caricamento e prestazioni del sito;
  • uso dell’attributo html lang se il sito è multilingua;
  • uso corretto di canonical, paginazione rel/prev,
  • corretta gestione di errori 404, redirect 301/302 e 410 gone

Compatibilità e accessibilità:

  • responsive design;
  • normative accessibility act;
  • favicon e logo correttamente configurati;
  • CMS, plugin e moduli aggiornati

SEO on-page e contenuti

Contenuti testuali, struttura informativa, organizzazione gerarchica dei titoli con uso di parole chiave e internal linking sono tra gli elementi protagonisti di questa fase. L’obiettivo è capire se il sito risponde correttamente all’intento di ricerca dell’utente e se comunica efficacemente a Google i propri argomenti.

Elementi da analizzare:

Contenuti e copywriting:

  • qualità testuale e lunghezza dei contenuti;
  • leggibilità;
  • keyword posizionate e focus SEO di ogni pagina;
  • densità keyword e pertinenza semantica;
  • contenuti duplicati o di scarsa qualità.

Struttura informativa:

  • presenza e corretto uso di meta title, meta description, tag headings (H1, H2, H3…);
  • profondità di navigazione (click depth);
  • rapporto testo/keyword.

Ottimizzazione immagini:

  • formato corretto (WebP, compressione);
  • peso e dimensione;
  • presenza di attributi alt e title.

Link interni e navigazione:

  • rete di link interna e qualità degli anchor text;
  • gestione della struttura a breadcrumb;

Dati strutturati e metadati:

  • qualità markup Schema.org;
  • validazione su Rich Results Test;
  • utilizzo di opengraph per social sharing;
  • presenza e correttezza del tag hreflang per siti multilingua.

SEO off-page

La SEO off-page riguarda l’autorevolezza del tuo sito web sui motori di ricerca. In pratica, quanto è conosciuto il tuo sito, quanto è citato, e da chi. Google valuta questi segnali per capire se può fidarsi di te.

L’ottimizzazione off-page si basa soprattutto sull’acquisizione di link da fonti esterne: altri siti che parlano di te e rimandano alle tue pagine. Non tutti i link però hanno lo stesso peso.

Durante un’analisi SEO off-page si valutano:

  • la quantità di backlink totali che puntano al tuo sito;
  • la frequenza di acquisizione di nuovi link (una crescita regolare è preferibile a picchi sospetti);
  • la qualità dei domini da cui arrivano i link (autori affidabili, siti con traffico, rilevanti per l’argomento);
  • il contesto e l’anchor text usato nei link;
  • il profilo backlink dei competitor, per capire cosa funziona nel tuo settore specifico.

Infatti, non esiste una regola fissa per la link building. In alcuni ambiti funziona ottenere link da testate giornalistiche e magazine autorevoli. In altri settori, magari più tecnici o verticali, i link più efficaci sono quelli provenienti da blog di nicchia o forum specializzati.

Una buona analisi SEO off-page ti permette di capire qual è la strategia più adatta al tuo caso: se serve puntare in alto con PR digitali, oppure lavorare sulla quantità e sulla coerenza tematica.

Oltre ai backlink, si considera anche la presenza del brand sui social, le menzioni senza link (brand mention) e i segnali esterni che contribuiscono a costruire fiducia e reputazione agli occhi di Google.

In sintesi, la SEO off-page non si vede direttamente nel sito, ma pesa moltissimo sulla fiducia che Google ripone nei tuoi contenuti. Ed è una parte fondamentale per migliorare il posizionamento nei risultati di ricerca.

Non tutti quelli che si occupano di SEO conoscono bene questa disciplina che è molto efficace ma se utilizzata nel modo sbagliato può essere controproducente ed addirittura portare a penalizzazioni.

Ti ricordo che Google vieta tassativamente l’acquisto di link da altri siti allo scopo di manipolare il ranking dei risultati, pertanto è una tecnica che va usata con cautela e deve essere svolta da professionisti.

In Pistacchio Web ci occupiamo di Link Building, Digital PR e l’acquisizione di menzioni da molti anni e siamo specializzati in tutte le tecniche SEO, comprese quelle Off-Page.

Puoi approfondire l’argomento leggendo l’articolo che abbiamo pubblicato sul nostro blog relativo alla Link Building dove Riccardo Pellicanò, il nostro Head of SEO, spiega in dettaglio in cosa consiste questa tecnica SEO Off-Page.

L’articolo tratta in modo semplice e comprensibile a tutti concetti come “Backlink”, “Guest Post” e “Anchor Text”, per aiutarti a comprendere bene l’importanza di una campagna di acquisizione di link.

Fare SEO da soli: si può?

Sì, si può. Ma non è semplice.

Soprattutto in un periodo come il 2025, in cui Google e l’esperienza di ricerca continuano a cambiare, basti pensare alle nuove panoramiche AI introdotte quest’anno.

Fortunatamente per chi lavora nel settore, i criteri di posizionamento restano in gran parte coerenti con le linee guida degli ultimi anni. Tuttavia, è ormai evidente che le dinamiche della ricerca online stanno cambiando, e con esse anche l’approccio alla SEO.

Se vuoi approfondire come l’evoluzione dell’intelligenza artificiale stia trasformando il marketing legato ai motori di ricerca, ti consigliamo di leggere il nostro articolo sulla SEO e l’AI.

Tuttavia, il cambiamento e l’evoluzione continua può anche essere un vantaggio per chi vuol partire da zero. Con costanza, formazione aggiornata, strumenti adeguati e voglia di imparare, è possibile iniziare a ottimizzare un sito web anche in autonomia.

Esistono corsi, blog e tool gratuiti che permettono di intraprendere questa strada da soli.

Ma è importante considerare una cosa: la SEO è una strategia a lungo termine, e i risultati non arrivano mai da un giorno all’altro.

Se decidi di gestire la strategia SEO in autonomia, i tempi si allungano ulteriormente. Dovrai studiare, testare, fare errori, correggere, analizzare e solo dopo un po’ inizierai a vedere i primi segnali. Per questo è importante avere pazienza, metodo e riferimenti validi.

Per capire davvero cos’è la SEO, quali obiettivi puoi raggiungere e come funzionano i motori di ricerca, ti consigliamo di leggere la nostra guida alla SEO e posizionamento, dove spieghiamo in modo chiaro vantaggi, strumenti e strategie utili. È un ottimo punto di partenza se vuoi cominciare con il piede giusto.

Quanto costa un SEO Audit con report?

Dipende dalla dimensione e dalla complessità del sito.

Nella nostra agenzia, il costo di un SEO audit può variare da 500€ a 3.000€, in base a:

  • numero di pagine da analizzare;
  • presenza di aree complesse (blog, e-commerce, landing page);
  • Lingue aggiuntive e traduzioni;
  • settore e livello di concorrenza;
  • necessità di analisi avanzate (dati strutturati, feed, local SEO…).

Nel prezzo è compresa l’elaborazione del report, comprensiva di confronto con i competitor, e indicazioni operative prioritarie.

Ottieni un’analisi SEO gratuita con lettura strategica dei dati

Sul nostro sito puoi richiedere un Audit SEO gratuito generato tramite uno strumento professionale che analizza il tuo sito web in pochi minuti.

Il report ti fornisce una panoramica chiara dei principali aspetti tecnici, come velocità di caricamento, struttura delle pagine, metadati e molto altro. Puoi avviare l’analisi anche adesso dal nostro sito. Inserisci anche la parola chiave per cui pensi che dovresti comparire nei primi risultati:

La vera differenza, però, è che non ti lasciamo solo con i dati: se lo desideri, potrai prenotare una consulenza gratuita della durata di 30 minuti con uno dei nostri SEO Specialist.

Durante il confronto, analizzeremo insieme i risultati del report e ti aiuteremo a interpretarli nel contesto del tuo progetto, individuando eventuali criticità e priorità su cui lavorare.

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